Viviamo un periodo socialmente, culturalmente e economicamente molto buio, imprenditori che si suicidano, fabbriche che chiudono, committenza insolvente, insomma una catastrofe che ci sta coinvolgendo un po' tutti.
Ora, rispettando le sofferenze e i problemi, le condizioni di indigenza o povertà di molti, non vorrei che si scatenasse una vendita scellerata di organi interni sperando che la crocuta di turno intervenga a sensibilizzare le banche creditrici.
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