mercoledì 31 ottobre 2007
Ogni riferimento è assolutamente casuale?
Questa è una cosetta che mi divertiva fare, e naturalmente, lungi da me il presentarmi come un "godfather" nel mio campo. E' solo un esperimento grafico, nulla di più.
Ne sto preparando altri, per puro divertimento, e presto li pubblicherò.
Eccoli
venerdì 26 ottobre 2007
Sfatiamo un mito, e con immenso piacere!
Queste righe sono tratte pari pari dal sito dell'Unione Industriali Pastai Italiani.
Volevo scrivere un post su un tipo di pasta che purtroppo non si trova più in commercio. Le Marille, disegnate nell '83 da Giorgetto Giugiaro.
Ora, io credo che alcuni cibi non si debbano toccare. Tra questi, naturalmente metto la pasta. Ho spesso elogiato la semplicità, nelle forme, nei contenuti, nell'essenza delle cose e soprattutto nel design. Ma devo dire che, nonostante La Pasta non necessiti di nessun aggiusto, quella disegnata da Giugiaro era, non solo bella, ma anche estremamente versatile.
E' stato proprio cercando informazioni sulle Marille, che mi sono imbattuto nella frase di cui sopra che mi ha estremamente rallegrato.
Dalla Cina ci possono avvelenare coi dentrifici falsi, con i pomodori ai pesticidi, con i giocattoli tossici, ma non potranno mai imitare la qualità dei prodotti gastronomici italiani e tantomeno rivendicarne la paternità.
Esorto tutti: quando decidiamo di mangiare italiano, utilizziamo prodotti e materie prime italiane. Ed ancora, solo prodotti di stagione, evitiamo i Friarielli ad Agosto o le Melanzane a Gennaio.
Otterremo così di diminuire il rischio di mangiare prodotti importati o congelati e varieremo la nostra dieta in modo naturale. Ed aggiungo che se ci priviamo di alcuni prodotti per un paio di mesi, proveremo maggiore gioia a gustarli nel loro periodo di produzione.
Non sono un salutista,
ma un purista si.
lunedì 22 ottobre 2007
Vela, regate e trofei
Ho usato il plexiglass e la lastra di alluminio satinato. I tagli sono computerizzati e al laser.
Ritengo che la tecnica sia da utilizzare anche per altri tipi di competizioni sportive.
venerdì 12 ottobre 2007
Non se ne può più
Il global designer è un lavoro difficile da spiegare e difficile da fare.
Fortunatamente io lo svolgo in giro per l'Italia e per l'Europa e così le gratificazioni non mancano.
Il problema è che mentre in altre città il ruolo è ben distinto, tanto che si producono programmi televisivi condotti da designer, che badate, non sono architetti, altrove ancora pensano che il mio lavoro lo possa svolgere il grafico, o il tipografo, o il falegname e via dicendo. Questo per un'ignoranza di fondo che spinge alcuni a non approfondire i ruoli.
Devo anche aggiungere che esiste la trattativa, come al mercato. E questa è una cosa indegna!
Per correttezza ed onestà, non mi piace trattare, mai. Sia io compratore o venditore.
Se una cosa mi serve e me la posso permettere, la compro, altrimenti desisto.
Quindi effettivamente mi sento coraggioso a continuare ad operare anche in città.
Per fortuna esiste il resto del mondo...
martedì 9 ottobre 2007
Ma smettiamola!
Ritengo che l'arte sia soprattutto consapevolezza.
Credo anche che possa capitare un colpo di fortuna, per cui un effetto che non ci aspettavamo salta fuori perchè sperimentiamo una tecnica nuova.
Ma la base della creazione artistica DEVE essere consapevole. Bisogna almeno sapere da dove si parte, e nelle migliori delle ipotesi, dove arriveremo, o dove vogliamo arrivare.
Odio le speculazioni artistiche, non amo le provocazioni, e soprattutto non mi piace che tipi del genere (con quella faccia soddisfatta da genio dei miei stivali) suscitino scalpore o meraviglia.
Con buona pace per Giotto, Leonardo, Van gogh, Picasso, Wharol, Modigliani, Monet, Gauguin ecc. ecc.
sabato 6 ottobre 2007
Corre l'obbligo...
Visto che finalmente mi è venuto a trovare sul blog, e considerata la sua passione per la piscina, i tuffi e la pallanuoto, non posso far altro che dedicargli questi.
Devo aggiungere che è il miglior avvocato civilista che conosca.
Sapendo che è ottimo osservatore noterà sicuramente una particolarità in questo acquerello.
venerdì 5 ottobre 2007
AGAIN
Save the Whales Project
Questo è il mio ultimo tavolo da tè. E' realizzato in cemento e resina, il piede è di ferro zincato.
La resina è un materiale difficile da lavorare, non è molto stabile, sviluppa calore durante la catalizzazione e pertanto può ingiallire, ma una volta presa confidenza da enormi soddisfazioni.
Bar at the corner
Aggiungo che gli sgabelli ed il cow - puff non sono mie creazioni. Il quadro invece si.
Se siete interessati a questa o ad altre creazioni non esitate a contattarmi.
Ispirazione nordafricana
L'etnico non è il mio stile, ma quando mi è stato richiesto di progettare degli arredi da giardino da produrre industrialmente in alluminio e fibra sintetica, ho accettato la sfida. Questo è parte del risultato.L'ispirazione è chiaramente marocchina...giudicate voi.
Prediligo le linee essenziali, o all'opposto la ridondanza eccessiva. In questo caso mi sono limitato all'essenzialità.
Ora sediamoci un po'
Il mio primo bar
Questo è il primo bar completamente progettato da me. Il Cliente mi aveva richiesto un bar leggero e mediterraneo. Qualcuno lo riconoscerà. Sono molto affezionato a questo lavoro. Qui tutto è stato ideato da me, dal logo agli arredi, passando per le divise del personale e la pedana esterna. Ho inoltre realizzato personalmente i lampadari in ferro e ceramica ed ho dipinto a mano le piastrelle del bagno.Questo è stato il primo di una serie di bar che ho realizzato e che continuo a realizzare.
La mia tecnica preferita al momento
Riciclaggio
Non amo il riciclaggio.Trovo che il design debba tener conto dei costi di produzione, ma non farne un vincolo.
Anche il pezzo unico, se pure deve essere per così dire riciclato, deve essere realizzato con materiali nobili.
Un vecchio televisore con una lampadina all'interno rimane un televisore illuminato da una lampadina. Così come un cestello di lavatrice o un copertone rimangono tali, anche se rivisitati.
Ecco quello che definirei, senza presunzione, riciclaggio di lusso.
Sono gioielli dalle linee etniche che ho realizzato con posate inglesi d'argento dell'800.
Dodici anni fa produssi 42 oggetti tra anelli, bracciali, e collane. Non ho più ripetuto l'esperienza e devo dire, meglio così. A Ponza, qualche anno fa vidi oggetti simili relizzati con posate d'acciaio, e non erano la stessa cosa. Semplicemente intendo dire che un 'idea, se mai ha un valore, ha un senso nel momento in cui nasce, poi diventa obsoleta. Devo dire che alcuni amici ancora me li richiedono, ma credo che al momento sia più divertente disegnare una linea originale di gioielli piuttosto che riciclare una vecchia idea.
Col tempo, tra l'altro, ho abbandonato l'etno-chic per avvicinarmi al razionale ed al formale.
giovedì 4 ottobre 2007
Ci ho provato ma è andata male
Ho partecipato ad un concorso di design indetto da De Padova Arredamenti.
Il concorso si chiamava Living Semplicity in Furniture Design.
Ho partecipato con questi due oggetti.
Considerati i vincitori, non mi sento di aver perso ignominosamente, ma di aver gareggiato onorevolmente.