mercoledì 30 settembre 2009

Jackson Heights


Io poi mi chiedo perhè uno che vive qui, o si trova momentaneamente qui,
debba cercarmi su BING.

Mha?!?!

martedì 29 settembre 2009

Un'altra prelibatezza


Chef o cuoco a domicilio a Napoli, Carlo Olivari e la sua Cooking Division
organizzano eventi gastronomici a casa vostra.

La Cooking Division si arricchisce di una nuova prelibatezza, siamo finalmente in possesso dello straordinario Peperone Rosso di Senise IGP.

Fonte di sapore delicato, ma anche elemento che fa riflettere su nuovi abbinamenti e nuovi piatti.

A lui il nostro benvenuto.




sabato 26 settembre 2009

Arteritivo a Napoli


dalle diciannove alle ventuno, o, se preferite dalle 19,00 alle 21,00



Concreto sta per solido, reale, ma è anche un'assonanza
con la parola inglese concrete che significa cemento.


Ed è proprio su pannelli di cemento che si basa questa mostra.

Un'occasione per incontrarsi unendo il piacere dell'arte (si spera) a quello dell'aperitivo.

Per ora non posso aggiungere altro, ma siete tutti invitati.





venerdì 25 settembre 2009

Io già non l'ho mai sopportato...

Non sono mai riuscito a vedere un suo film fino alla fine e senza sentire quel senso di languore allo stomaco tipico della noia e delle cose scontate.

Sicuramente non vedrò la sua ultima fatica, anche perchè se lui decide di faticare, io mi astengo dall'affrontare un paio d'ore di "poesia e banalità".

Se poi è vera questa cosa qui, e credo che lo sia, meno che mai!

Senza parlare di quell'atteggiamento da primo della classe, un po' piacione e autoschernente che veramente non digerisco.

Chiunque faccia arte, ammesso che la sua lo sia, chiunque produca qualcosa per il pubblico, ha sempre la responsabilità di muovere coscienze e animi, dico che bisognerebbe pensare sempre a cosa un'opera susciterà nella testa dei fruitori finali.
Bisogna fare attenzione agli emuli, ai cretini, ai superficiali.

Replica così il personaggio in questione "Abbiamo girato in un mattatoio in Tunisia, riprendendo quello che accade tutti i giorni, affiancando le nostre comparse..."
Affermazione che avrebbe un senso se volesse suonare, o tuonare come una denuncia, e invece suona e tuona come un pietoso "che problema c'è? IO sono il regista della magia e dell'incantamento... guardate il mio film perchè è più importante il risultato finale che come lo si è ottenuto"
Facendo fede al suo cognome, ma perchè non se ne torna a casa?

E non venitemi a dire che certe scene bisogna "contestualizzarle all'interno dei contenuti socio culturali del film" o, peggio, "che un certo ritorno al cinema verista o relista è auspicabile" perchè sono stupidaggini senza capo ne coda, cose che invece aveva il povero bovino sgozzato da un regista troppo preso da se per pensare anche agli altri esseri viventi.

Sono molto indignato!
E mi sono mantenuto calmo.



P.S. Leggete bene l'articolo linkato, capirete molte cose e, eventualmente, eviterete di accusarmi di mangiare carne, di calzare scarpe di cuoio ecc ecc...

giovedì 24 settembre 2009

ARTERITIVO,
NAPOLI, QUADRI, CARLO OLIVARI, ESPOSIZIONE,
20 NOVEMBRE, EVENTO CULTURALE.
LE OPERE DI CARLO OLIVARI:
PANNELLI DI CEMENTO DIVENTANO LO SPAZIO CREATIVO PER L'ARTE MATERICA
DELL'AUTORE, DESIGNER, ARCHITETTO D'INTERNI, GASTRONOMO E MENTE CREATIVA A 360 GRADI.

CONCRETO.
ARTERITIVO, NAPOLI

martedì 22 settembre 2009

A che serve impegnarsi?

Se andate qui troverete una "geniale" galleria di immagini pubblicata da un autorevole quotidiano italiano.

Si, moooolto geniale!

Pensate un po': 25 immagini di un certo numero di deficienti che hanno scoperto solo ora l'uso della macchina fotografica per delle divertentissime (molto, non riesco a trattenermi) foto che si portavano 30 anni fa e forse più.

A parte che le trovavo patetiche e stupide anche allora, ricordo con tristezza chi, durante le gite scolastiche, si metteva in posa nell'atto di sorreggere la Torre di Pisa.

E quindi mi domando, nientemeno si deve scomodare un quotidiano per metterci a conoscenza di questi allegri geni dell'immagine?

Chi come me opera nel campo dell'immagine, chi si impegna a imparare le molteplici possibilità di software e hardware, chi spende l'iradiddio per avere licenze e macchine sempre più performanti, non si sente un tantino offeso da questi cialtroni che producono immagini così banali e scontate?

E non venitemi a dire che sono degli innocui buontemponi.

Se così fosse quelle foto dovrebbero rimanere nei salottini anni '70 di chi le ha scattate e non assurgere alla notorietà che un portale giornalistico inevitabilmente regala.

Chi ricerca novità in rete per i quotidiani è possibile che trovi solo queste stupidaggini?

Proprio non esiste qualcosa di veramente nuovo e creativamente valido?

Mha!?

P.S.
Meno male che qualche artista divertente e divertito esiste. Così basta solo scattare, click!


lunedì 21 settembre 2009

Ci vuole orecchio, almeno per me.


Dunque, è un po' che non scrivo di cucina, per questo mi è venuto in mente di dire due paroline sulla frittura. Ieri, domenica, abbiamo deciso per una frittura di calamari. Non mi dilungherò su farine, semole o pastelle, mi interessa esporvi una sensazione che mi è venuta mentre friggevo i croccanti anellini e le tenere "ranfetelle".

Io adoro friggere, mi piace, trovo la frittura non una scienza esatta, come l'arte della pasticceria, la vedo più come una piccola amorevole sfida tra una padella di ferro nero piena d'olio e voi che state ai fornelli.

So che i veri chef e i maestri di arte culinaria cominceranno a storcere il naso, ma io non mi interesso di temperature dell'olio, di quantità, di punto di fumo e via discorrendo, la frittura, in quanto tale, non è proprio sana e leggera e non ci sono, a mio avviso, fritture dietetiche.

Su una cosa però mi voglio soffermare, sul fatto che io friggo ad orecchio, nel senso che se è vero che mentre si cucina impegniamo tutti e 5 i nostri sensi, durante la frittura io ascolto.

Ascolto l'olio, al diavolo i termometri e le friggitrici, lo ascolto come un amico che sta producendo per me saporite e croccanti pietanze.
Lo ascolto per sapere se la temperatura è giusta, se devo aggiungere olio, e poi rimesto, rigiro, osservo, ma soprattutto ascolto, e riesco con l'udito ad evitare dolorose scottature da goccia traditrice. Non sempre, ma il più delle volte è così.

Non so se la cosa capiti anche a voi, ma per me è una questione di orecchio.



Poi, per concludere, e non senza una certa nostalgia, mi viene in mente una coppia di ambulanti (meglio, itineranti) di Porta Nolana, che friggevano la pizza cicoli e ricotta nel cofano posteriore di una vecchia 127 blu e che, con due ferri da calza rigiravano quei dischi dorati prima di servirveli fumanti nelle vostre mani gelate dal freddo di una mattinata invernale.

Una vera sinfonia!



lunedì 14 settembre 2009

Magnifico week end

Se F.d.G. vi invita per un week end in barca, sul suo motorsailer di 1000 piedi, voi dovete accettare.
Dico dovete perchè, come nella migliore delle tradizioni della famiglia d.G., sarete accolti con ospitalità eccezionale, su un'imbarcazione di rara comodità, e F. vi darà il benvenuto con la sua mitica Torta Caprese di cui ho già parlato qui.
Non solo, bisogna fare rotta per la dolce Ventotene ed ormeggiare nel Porto Romano.


E' qui che F.d.G., pur avendomi chiesto di cucinare, ci illustra la sua cambusa, piena di ogni bendidio, tanto che quell'invito ad occuparmi della cucina si trasforma in un desiderio e non in una necessità.

In questi tre giorni ho preparato solo un cous cous di carne e verdure che pare abbia fatto riconciliare con la pietanza stessa due amici che la odiavano.

Invece F.d.G. è stata una perfetta armatrice, a cominciare dal set di lenzuola coordinate che ci ha fatto trovare nella cabina armatoriale per finire con i sostanziosi aperitivi passando attraverso tutta una serie di piccole attenzioni rivolte a noi ospiti.

Siamo stati contenti di aver condiviso questo tempo con F. trovandola in perfetta forma e assolutamente rilassata, tanto che
abbiamo dovuto prendere due pitbull a guardia della persona di F.d.G. per tenere alla larga spasimanti e pretendenti.

Ora mi fermo, non prima di aver nuovamente ringraziato F. per averci dato la possibilità di godere di questo scampolo di estate nell'isola che quest'anno ancora non avevamo toccato e che con le sue romantiche e nostalgiche mongolfiere di Santa Candida ha fatto si che ognuno di noi affidasse al vento ricordi, desideri e sensazioni.



Dedico come sempre questo post a chi con me ha condiviso questi giorni di Sole, Vento e Mare.

Grazie Chicca e alla prossima.