venerdì 12 ottobre 2007

Non se ne può più

Parlando con amici e colleghi che operano in altre città, quasi tutti mi dicono che sono coraggioso a fare il mio lavoro a Napoli.
Il global designer è un lavoro difficile da spiegare e difficile da fare.
Fortunatamente io lo svolgo in giro per l'Italia e per l'Europa e così le gratificazioni non mancano.
Il problema è che mentre in altre città il ruolo è ben distinto, tanto che si producono programmi televisivi condotti da designer, che badate, non sono architetti, altrove ancora pensano che il mio lavoro lo possa svolgere il grafico, o il tipografo, o il falegname e via dicendo. Questo per un'ignoranza di fondo che spinge alcuni a non approfondire i ruoli.
Devo anche aggiungere che esiste la trattativa, come al mercato. E questa è una cosa indegna!
Per correttezza ed onestà, non mi piace trattare, mai. Sia io compratore o venditore.
Se una cosa mi serve e me la posso permettere, la compro, altrimenti desisto.
Quindi effettivamente mi sento coraggioso a continuare ad operare anche in città.
Per fortuna esiste il resto del mondo...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

napoli è dura come piazza ma per il tuo lavoro è una grandissima fonte di ispirazione......

E' vero, siamo il popolo delle trattative. Non posso mai dimenticarmi di un episodio accaduto alla biglietteria della Stazione Centrale p.zza Garibaldi (quando ancora i biglietti si facevano solo lì). Un tipo dall'aspetto signorile intavolò una discussione con l'uomo della biglietteria. Doveva andare a Paola e voleva per forza uno un ritocco sul prezzo del biglietto. Alla fine se ne andò senza comprarlo perchè, a suo dire, l'impiegato non gli era andato in contro.

Anonimo ha detto...

esiste la trattativa, come al mercato. E questa è una cosa indegna!
Per correttezza ed onestà, non mi piace trattare, mai. Sia io compratore o venditore.
Mi dispiace ma non sono d'accordo, si tratta su tutto, specialmente in campo economico-finanziario:
trattatvie tra grandi imprese e sindacati, trattative tra imprese, trattative politiche, e potrei portarti 1000 esempi, il problema è un altro, quando si fa la trattativa? Certo non con il biglietto del treno,ma se entri in un negozio e chiedi di comprare 5 televisori è giusto aspettarsi o chiedere uno sconto? secondo me si ed è di basilare importanza perchè nel libero mercato il prezzo lo fa anche la trattativa, cmq io tratto su tutto ;-)
saluti Helmsman

carlo olivari ha detto...

Accetto la provocazione, e la trattativa, come ella fa notare, è la base del libero mercato, proprio lei che invece con me non ha trattato, ed è scosa che apprezzo molto, ed ha capito perfettamente cosa voglio dire, sa benissimo che il quando è importante ma anche il "su cosa".
Intendo dire che le risorse intellettuali, le idee, l'impegno, hanno un prezzo. E' il campo nel quale si opera che diventa via via più delicato. Non discuto che sia lecito trattare sul prezzo di beni materiali, discuto che non si possa cadere dalle nuvole se chiediamo a qualcun'altro di pensare per noi.

Con affetto, riconoscenza ed amicizia
Carlo

Anonimo ha detto...

E' vero con te non ho trattato, come in effetti non tratto mai con gli amici perchè penso mi abbiano già trattato.
P.S. l'autunnale è andato a farsi benedire, speriamo nell'invernale.

carlo olivari ha detto...

è vero e partiamo entramabi dallo stesso concetto, sia che compriamo sia che vendiamo. Sai anche che il post in questione è rivolto a persone molto lontane da noi.

Vada per l'invernale.