venerdì 26 ottobre 2007

Sfatiamo un mito, e con immenso piacere!

"Sulle origini millenarie e misteriose della pasta, un mito è, però, decisamente da sfatare. E’ solo una leggenda, dovuta ad interpretazioni successive degli scritti di Marco Polo, l’idea che vuole quest’alimento introdotto in Europa proprio dal grande viaggiatore veneziano che l’avrebbe scoperta e importata dalla Cina, paese da cui la pasta come noi la intendiamo non è, invece, originaria. Una prova per tutte: nel 1279, quando il grande esploratore veneziano si trovava alla corte del Gran Kan, a Genova veniva redatto il testamento di Ponzio Bastone che lasciava ai suoi eredi una ‘bariscela de macaronis’, ovvero una cassa piena proprio di maccheroni!"
Queste righe sono tratte pari pari dal sito dell'Unione Industriali Pastai Italiani.

Volevo scrivere un post su un tipo di pasta che purtroppo non si trova più in commercio. Le Marille, disegnate nell '83 da Giorgetto Giugiaro.

Ora, io credo che alcuni cibi non si debbano toccare. Tra questi, naturalmente metto la pasta. Ho spesso elogiato la semplicità, nelle forme, nei contenuti, nell'essenza delle cose e soprattutto nel design. Ma devo dire che, nonostante La Pasta non necessiti di nessun aggiusto, quella disegnata da Giugiaro era, non solo bella, ma anche estremamente versatile.

E' stato proprio cercando informazioni sulle Marille, che mi sono imbattuto nella frase di cui sopra che mi ha estremamente rallegrato.

Dalla Cina ci possono avvelenare coi dentrifici falsi, con i pomodori ai pesticidi, con i giocattoli tossici, ma non potranno mai imitare la qualità dei prodotti gastronomici italiani e tantomeno rivendicarne la paternità.

Esorto tutti: quando decidiamo di mangiare italiano, utilizziamo prodotti e materie prime italiane. Ed ancora, solo prodotti di stagione, evitiamo i Friarielli ad Agosto o le Melanzane a Gennaio.

Otterremo così di diminuire il rischio di mangiare prodotti importati o congelati e varieremo la nostra dieta in modo naturale. Ed aggiungo che se ci priviamo di alcuni prodotti per un paio di mesi, proveremo maggiore gioia a gustarli nel loro periodo di produzione.

Non sono un salutista,


ma un purista si.



4 commenti:

guidodemaio ha detto...

Io sono stato un grandissimo estimatore delle "marille". La forma fantastica ma, soprattutto, una caratteristica è rimasta ineguagliata: la capacità di "mantenere" le salse all'interno!! La rigatura interna non era, infatti, un capriccio da designer, ma una genialata vera e propria!

Anonimo ha detto...

Cicerone e Orazio, 100 anni prima di Cristo, sono ghiotti di làgana (termine che deriva dal greco laganoz da cui il latino làganum che designava una schiacciata di farina, senza lievito, cotta in acqua, la forma plurale làgana indica strisce di pasta sottile fatte in farina e acqua, da cui derivano le nostre lasagne).
Continua su pasta.it
Inoltre la pasta è un alimento sano, sono ricchi di carboidrati complessi (vengono quindi assorbiti lentamente)e non contengono colesterolo.
Sono un pastaiolo ;-)
P.S. nel 73 avevo 4 anni peccato

Anonimo ha detto...

Ops era 83', cmq non me le ricordo le stesso

carlo olivari ha detto...

Guido: non a caso erano opera di un designer coi fiocchi, sai bene che un buon ogetto è tale quando sposa funzionalità e estetica.

Helmsman: a parte il piacere di averti ospite abbastanza assiduo del blog, apprezzo la ricerca storica sull'origine della pasta, un po' meno ilr iferimento all'età, vedrai vedrai dipo i quaranta è una discesa vertiginosa verso il disfacimento totale...eh eh eh