giovedì 29 novembre 2007

Mistero!

Guardate un po' cosa ho trovato nel giardino di casa, al mio risveglio stamattina.
E' strano, è veramente molto strano, il problema ora, sarà trovare un citofono adeguato.


Chissà Mel Gibson come ha fatto!

Questo ahimè, vale molto meno


Giusto un bozzetto per perdere un po' di tempo.

martedì 27 novembre 2007

Sapete cos'è questo?

E' il Pollock N. 5, 1948.
Direte, e allora?

E' il quadro più costoso mai venduto. 140 milioni di dollari.
E non aggiungo altro.

martedì 20 novembre 2007

Alla faccia della sensibilizzazione

Io, da parte mia, ho provato con quest'oggetto a sensibilizzare la gente contro la caccia alle balene.
Ho anche scritto un post sulla professionalità dei giapponesi e sulla loro correttezza costruttiva, ma quando leggo notizie come
questa
veramente mi cadono le braccia.


lunedì 19 novembre 2007

Quel genio di Cavandoli


Questo l'avrei veramente voluto inventare io.

C'è tutto, semplicità, "linearità", ironia, inossidabilità e, credo, un pizzico di follia. Cavandoli, inimitabile.
E devo aggiungere che l'ing. Lagostina, il quale scelse La Linea di Cavandoli come protagonista delle sue campagne pubblicitarie, era uomo illuminato e collezionista d'arte.


giovedì 15 novembre 2007

Ma volete mettere?

Michette, rosette, brezel, pan sciapo, carasau... tutti buoni, magari per un po', ma volete mettere il Pane del Vesuvio?
Per carità, non chiamatelo "cafone", è un'opera d'arte, nel caso chiamatelo "Palatone".


Acqua, farina, sale, lievito. Cotto a fascine, ha un perfetto equilibrio tra mollica e crosta, al naso si apprezzano il grano, il lievito e il fumo del forno, deve avere un piccolo residuo di cenere sul fondo, al gusto è equilibrato e con un retrogusto dolce, ma mai stufoso. Il pezzo più pregiato è quello definito "maschio" che ha un lato con crosta in più rispetto ai pezzi "femmina" che sono quelli che nell'infornata si trovano al centro, mentre i pezzi "maschi" si trovano alle estremità. Pertanto sono solo 2 per fila, quindi anche più rari.
Purtroppo non è un prodotto per tutti, bisogna stare a Napoli, i migliori panifici non lo spediscono nemmeno a 100 km. di distanza, la produzione è troppo limitata.



Sveliamo i volti...

Per coloro i quali non avessero già intuito di chi si trattava, ecco a chi appartengono gli occhi in questione.




E la cosa è un pelino inquietante, ma è solo un gioco grafico, niente di personale, quindi non ci inoltriamo, per favore, in elucubrazioni sociali, religiose, politiche ecc ecc...

mercoledì 14 novembre 2007

Nessun riferimento

Questa cosetta è nata da un commento su un post della Sposa, e così mi è venuta l'idea.
Naturalmente ogni riferimento è assolutamente casuale.


Ma alla fine, più che criminale, il design, diventa sempre più spesso usuale.

martedì 13 novembre 2007

Scelte

Alcuni post fa feci un piccolo indovinello.
Ora mi farebbe piacere se mi indicaste quale delle due immagini scegliete.
Vi ringrazio fin d'ora per la collaborazione e, qualora non li riconosceste prima, vi rivelerò in seguito a chi appartengono gli occhi in questione.


occhi 1


occhi 2

martedì 6 novembre 2007

La differenza c'è, anche se...




Non ho mai molto amato il design e lo stile Jap, se non nella sua ispirazione di essenzialità e semplicità. Intendo dire che lo stile Jap diventa interessante quando non dà l'idea di design orientale.
Ma ci sono cose che fanno la differenza quando si apprezza un oggetto giapponese, e cioè la solidità, la cura per i particolari, l'innovazione tecnologica e la qualità.
Credo che questo dipenda dal fatto che, come mi hanno raccontato amici che in Giappone ci sono stati, questo popolo mantenga ancora forte il senso della dignità e quello dell'onestà.
Questo, probabilmente, li fa produrre con coscienza ed attenzione.
Porto un paio di esempi per meglio chiarire il concetto.
Ho posseduto uno dei primi televisori a colori importati in Italia negli anni '70, era un SONY Trinitron con la struttura in legno bianco e con le manopole per la sintonia. Ebbene, al di là della qualità dell'immagine ancora oggi insuperata per i tv color catodici, è durato 30 anni.

era un oggetto simile a questo ma con due manopole


Possiedo tuttora una moto giapponese, un HONDA per la precisione, è ormai quasi d'epoca ma le soluzioni adottate su questa moto gli altri se le sognano. tanto per dirne una, sembra una sciocchezza, ma le frecce elastiche erano presenti già 20 anni fa a bordo di quasi tutte le moto giapponesi.
Gli italiani, con tutto il rispetto (possiedo anche una Moto Guzzi d'epoca completamente restaurata) ancora producono moto con le frecce rigide, con l'inevitabile inconveniente di sostituirle periodicamente a causa della loro fragilità.
Potrei andare avanti, ma voglio solo aggiungere, con tristezza, che la stessa rigida cultura che porta i Giapponesi a produrre con coscienza, contribuisce purtroppo, alla strage di balene per via di quel maledettissimo sushi.

Ma questa è un'altra storia...

lunedì 5 novembre 2007

Cena e Cane




La cosa che più mi spiace è il non poter fare nomi, ma la cosa va raccontata.

Appena saputo che sarei stato in città, è scattato l'invito a cena da parte degli amici L&M.
La prima cosa che ti colpisce, quando entri in casa, è l'atmosfera informale e piacevolmente amichevole, insomma, sei immediatamente a tuo agio. La casa è esattamente lo specchio dei suoi abitatori, ecletticamente calda ed accogliente. Il menù della serata prevedeva una lasagna ai carciofi assolutamente strepitosa, un'insalata arricchita da minuscole polpettine di carne fritte magistralmente, un tortino al cioccolato guarnito da una delicatissima crema agli agrumi. Devo dire che, considerata la passione per la gastronomia dei padroni di casa, meriterebbero una cucina più ampia, ma so che la cosa durerà ancora per poco e me ne compiaccio (
ho sempre considerato la cucina l'ambiente principe di un appartemento, ma anche il suo sancta sanctorum).

In questo clima di amichevole collaborazione, c'era anche una coppia di amici di L&M con i quali si è immediatamente instaurata sintonia, la nostra cena si è svolta con assoluta semplicità e in piacevolissima atmosfera. L&M hanno
una figlia eccezionale, che ha partecipato alla serata senza capricci o perlomeno, considerata l'età, premurosamente seguita dalla mamma e dagli altri amici presenti. Ed hanno un cane. Il quarto padrone di casa. Relegato inizialmente sul terrazzo, si è impossessato, man mano che si andava avanti, del divano, contribuendo a creare quella sensazione di assoluta rilassatezza che ha contraddistinto la serata, a tal punto che qualcuno si è offerta di portarlo fuori a fare una passeggiata, o meglio, a farsi portar fuori, visto che il cane in questione prova un certo gusto a trascinare chi lo tiene al guinzaglio!
E così tra una chiacchiera ed un bicchiere di vino ho riscoperto dei veri amici, con i quali spero di ripetere quanto prima la cosa, con il medesimo spirito di rilassatezza, in assoluta eclettica e fantasiosa (perdonatemi l'ossimoro) semplicità.

Grazie ragazzi.

Con affetto

Carlo