venerdì 31 ottobre 2008

Finalmente!


Finalmente mi è arrivato, è perfetto, fa tutto quello che vi aspettate da un telefono, e molto, molto di più.
Inserisci link
Non è propriamente economico, ma ne vale la pena.

C'è da perderci la testa, ma alla fine fa cose inaspettate, sul serio.

Se volete saperne di più andate QUI'

giovedì 30 ottobre 2008

Universo parallelo 2

E sempre a proposito di universi paralleli, c'è un quartiere, in città, dove è obbligatorio togliersi il casco, per farsi rionoscere e per non passare per stupido.
Un quartiere, dove chi attraversa la strada, lo fa senza guardare, hai visto mai che vada sotto un auto e si sistema lui e tutta la famiglia.
Un quartiere dove chi deve immettersi nel senso di marcia opposto al tuo, non aspetta e si avvia, con qualsiasi mezzo di locomozione, nel tuo stesso senso di marcia, fino a che trova un varco e finalmente "regolarizza" la sua posizione.
Un quartiere, dove lo scooter è un appendice del corpo umano, si fa tutto inforcando lo scooter, si parla al cellulare, si prende il caffè, si compra il giornale, si mangia, ci si veste...

Tant'è.

Universo parallelo

Forse, chi decide e stabilisce le regole, non si rende conto che in alcune città esiste una realtà parallela, non confinante, ma come un altro universo, separato dal precedente mediante un buco nero. Entri nell'antimateria e ti ritrovi in un mondo al contrario, dove ciò che dovrebbe essere bello è brutto, ciò che è giusto è sbagliato, ciò che è legale è illegale.
Allora, riferendomi a QUESTO (se avete due minuti leggetelo), un cittadino normale, non dico modello, nessuno lo è mai, come deve prenderla?
In alcune città, le regole non esistono e soprattutto nessuno si è neanche scusato di far vivere i cittadini nella spazzatura che per anni è rimasta nelle strade, nessun quartiere escluso. Ed ora mi devo preoccupare di non inquinare e rischiare il carcere se trasgredisco ad un divieto?
I provvedimenti antiinquinamento sono giusti, ma la minaccia del carcere no.

E mi sono mantenuto calmo.

martedì 28 ottobre 2008

e sempre a proposito di barche...


... ecco un pannello in cemento che campeggia nell'ufficio di rappresentanza napoletano di uno dei cantieri italiani più prestigiosi.

Speed

Devo dire, e qualcuno se ne sarà accorto, che amo il mare, mi piace andare a vela, il che , non sempre significa andare lentamente,



ma mi piace anche la velocità, e se questa è raggiunta nel rispetto della natura e delle regole, ben venga.

Questo post è un piccolo omaggio, che spero gradirà, per il mio amico G.

Questa è la sua nuova barca con la quale si appresta a competere credo nella
classe 3/C (categoria 2 litri) se sbaglio mi corregga
. Non vi dico il suo palmares, sappiate che G. è bravo.



Non solo, è un ottimo velista, calmo e attento e un buon uomo di mare, lo so perchè su questo blog ci viene spesso e un pensiero lo ha lasciato proprio dove avrei voluto.

Non aggiungo altro.

lunedì 27 ottobre 2008

Per inciso...

... ieri si è disputata l'ultima prova del campionato autunnale degli sprovveduti, a parte che il campo di regata era disposto (eufemisticamente) maluccio, spostare una boa è effettivamente chiedere troppo ad un comitato che cerca di ritrovare se stesso.
Ma, si sa, quelli là sono così, basta che stiano tutti per mare a regatare (parola grossa), così, con il vergognoso sistema del punteggio, si guadagnano il posto barca, e non ci si spiega come mai qualcuno il posto in banchina lo possiede anche senza fare regate.

Ad ogni modo, tra un dragamine della II Guerra Mondiale, qualche feluca, un paio di rottami indecenti e degli scavafondo che non si possono guardare (e qualcuno che ieri era a bordo con noi avrebbe parole di riguardo...) , c'eravamo anche noi, e nella nostra classe anche il nuovissimo X-41 OD e il velocissimo prototipo di 37 piedi che non mi piace nominare per non fare pubblicità.

Primi di classe ed overall. Ma è stato come sparare sulla Croce Rossa, quindi non ce ne vantiamo. Abbiamo capito però che la barca va e può vincere su modelli più grandi. Ma si deve fare attenzione ed essere concentrati, ognuno al proprio ruolo.

Come sempre da qui, un saluto a chi con me ha condiviso Vento, Mare e Onde.
Ed anche a chi non c'era ma ci sarebbe dovuto essere.

P.S. Sottolineo, che sono le 13:04, e sul sito ufficiale degli sprovveduti ancora non sono apparse le classifiche, nè provvisorie nè definitive, e chissà se appariranno mai...


Qualcuno mi spieghi

Chiedo scusa, io già non sopporto i social network, ma qualcuno mi spiega a che cosa serve FACEBOOK?

Perchè mai dovrei diventare amico di qualcuno on line e condividere cosa?
Mi arrivano mail di amici che mi invitano a di visualizzare il loro profilo sul network, altri mi scrivono "ma come, non hai un profilo su FACEBOOK? Ma sei un pazzo!"

Io veramente non capisco. OK mi sono iscritto, ed ora?

Mi cancello subito!



sabato 18 ottobre 2008

Differenze ed Interrogativi

Chiedo aiuto a lei
e lo faccio da qui.

Siccome è una persona attenta e intelligente capirà cosa sto per dire.

Come si fa a sostituire un raffinato, colto e interessante personaggio (e qui parlo di uomini, persone, non di politica) con una distratta, egocentrica, stupida sciacquetta?

L'indizio lo trovate rivedendo le "vandaliche occupazioni"

Io, veramente, non ho parole!

Su questo blog, quando possibile, si discute anche di stile, o come direbbero gli anglosassoni di lifestyle, e non è possibile ascoltare la voce di una che ha scritto un paio di libri e si traveste da intellettualefemministapseudopentitamanontroppo
radicalchiclowprofilemiatteggiounpotroppo.

Giuro che non scriverò mai più di queste cose, ma ribadisco la richiesta d'aiuto fatta alla lei del primo rigo, che sul suo blog scrive sanza peli sulla lingua.

Un grazie da qui.

lunedì 13 ottobre 2008

Volete vincere? Lasciate perdere...

Che sia Nord, Sud, Metallica, o... Navale è sempre una cosa poco chiara, non ben definita, opaca, e grazie a questa opacità, per l'ennesima volta ha dimostrato quanto vale, fanno sparire dati che sfavorivano qualcuno e ne fanno apparire altri, insomma fanno un sacco di operazioni in buona fede, sicuramente, ma mai una volta che uno vinca e non ci sia da ridire qualcosa.

E tutto senza una parola di scuse.

A me, di andar per mare e fare le regate così non piace proprio e non credo di essere il solo.

Un consiglio, ci vogliamo organizzare meglio e fare le cose per bene ed alla luce del sole?

O le regate si fanno così, solo per andar per mare? Se è così organizziamo una bella gita in barca con frittate di maccheroni e panini con la cotoletta.

Le regate sono un'altra cosa, c'è chi impegna denaro, tempo ed energie e a volte sembra tutto sprecato.

Come sempre un grazie a chi con me ha condiviso questi due giorni di Mare, Vento e Onde (con onestà!).

venerdì 10 ottobre 2008

Quiz fotografico 2


Date un volto a questi occhi, la realtà non è sempre come sembra.



Questo è il secondo quiz fotografico che propongo.
Ne ho già fatto uno, se vi va, andatelo a cercare.

Ora io potrei anche mettere in palio One Million Euros, ma non lo farò, perchè è troppo facile.

Un saluto e buon divertimento.

venerdì 3 ottobre 2008

La nuova legge

Le nuove norme anti terrorismo, o anti qualcosa hanno impedito di imbarcare in aereo, e, di conseguenza, farmi arrivare, dall'Olanda, quest'oggettino qui.

Questa è Sua Maestà Torta di Mele, o, come si chiama in Olanda, Appletaarte.

Non una qualsiasi, ma quella di DUDOK.

Ora, se per caso vi capita di andare in Olanda, e precisamente a Rotterdam, Arnhem o Den Haag, allora dovete andare da Dudoc, a digiuno, e chiedere questa prelibatezza, con double cream, e poi mi fate sapere.

Vi verrà servito un mattone di pasta frolla croccante, leggermente panata alla cannella, con un ripieno sbalorditivo. Al primo assaggio resterete colpiti, l'unica espressione sarà quella di meraviglia, e tra i vostri commensali sarà tutto un "non è possibile, troppo buona, ma che sapore...."

Appunto dico, si fa presto a dire torta di mele.


Ciao Mimì...


Ieri se ne andato, per l'ultima bevuta, Mimì Manzon.
Pioniere del giornalismo enogastronomico campano.

Soprattutto un galantuomo, un uomo gentile e colto, che senza fronzoli e falsi intellettualismi, si occupava di gastronomia e vino come solo un vero napoletano, di quelli che non ce ne sono più, sa fare.

Sicuro che da qualche parte ti abbiano riservato il miglior posto in sala,
ti saluto Mimì.

mercoledì 1 ottobre 2008

Non ci si può fidare degli svedesi

L'immagine qui sopra è stata elaborata dal sottoscritto che non si assume responsabilità per l'uso improprio al di fuori di questo blog.
IKEA SOLA FREGATURA SCARSA QUALITA

Ammetto di essere di parte, ma occupandomi di design, e soprattutto, cercando di fornire oggetti che durino nel tempo, io sono contro quel supermercato svedese di mobili e accessori che tutti conosciamo. Ammetto pure che, a volte, risolve problemi temporanei e che alcune soluzioni sono divertenti, ed aggiungo che il titolare del supermercato è un genio del marketing e della globalizzazione.

Tra i vari articoli che, sottolineo, non comprerei mai, ce n'è uno che invece ho comprato con assiduità e paranoica sindrome da acquisto compulsivo:
Le LANTCHIP, per intenderci, le patatine fritte in sacchetto.

Purtroppo però, come fanno personaggi ben più loschi, prima ti fanno abituare ad un prodotto, ti assuefano, e poi te lo tolgono e lo sostituiscono con uno che somiglia a
quel prodotto, ma non E' quel prodotto.

Ora, mi chiedo:
se è vero che il geniale svedese 15 anni fa vendeva mobili di legno ed ora li vende di cartone compresso, con che cosa ha sostituito la materia prima per le sue "nuove" patatine fritte in sacchetto?

"Carissimo SVEN (perdonatemi la banalità), hai perso un cliente, forse ne hai guadagnati 1000 altri che non colgono la differenza, ma a noi non la fai! E questo la dice lunga sulla tua tanto decantata correttezza."

Una richiesta a tutti voi, boicottate le "nuove" patatine dello svedese e incominciamo a farcele in casa, le patatine fritte.
Nei prossimi post la ricetta di un grande della gastronomia per avere patatine fritte eccezionali che lui prepara alla figlia.

E ho detto tutto.


Ma chi me lo ha fatto fare...


Lo so lo so, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

La gola ha deciso e...

Ieri sera, dopo una riunione terminata alle 23,00, la fame si è fatta sentire, così siamo andati a mangiare in un ristorante del quale ho gia parlato in termini cordiali e positivi.
Come sempre, accolti con un sorriso, ci siamo accomodati convinti di voler mangiare un filetto con contorno di patate fritte spettacolari, un calice di vino, un dessert e via a dormire.
Invece, mentre stavo per chiedere esattamente quello che volevo, sono stato fuorviato dal cameriere che mi ha avvertito che lo chef aveva preparato lo "stinco di maiale". Mentre il cervello, saggimente decideva che il piatto era troppo pesante, data l'ora, la gola, stoltamente, ha chiesto a voce alta "ok, benissimo lo stinco, e mi raccomando le patate fritte, e giacchè ci siamo, anche quelle al cartoccio cotte nel forno a legna".

Ora, considerando che in città c'era aria di scirocco, che erano ormai le 23,30, e che non sono più un ragazzino, la scelta è stata quantomai azzardata.

Che dire, lo stinco era enorme, gustoso, ben cotto e le patate, ottime, in quantità industriale.

L'ho finito tutto, con calma e non senza un certo sforzo, le patate pure.
Abbiamo pagato, come sempre inaspettatamente poco visti gli standard cittadini e siamo andati a dormire.

La notte l'ho passata quasi interamente a discutere con una certa veemenza con lo stinco, stavamo quasi arrivando alle mani, quando all'improvviso si è placato e finalmente ne ho avuto ragione.

A questo punto due appunti al ristorante:
1- siete sempre gentili ed affabili ma cercate di essere meno piacioni, anche se è meglio essere leziosi che sgarbati.
2- nella vostra estrema cortesia, perche fate sedere ai vostri tavoli il parcheggiatore (taglieggiatore) abusivo che a fine pasto fuma pure in sala? Cosa c'entra un delinquente con la buona cucina e con la vostra gentilezza?

A me invece l'appunto lo faccio di monito:
Non ti azzardare mai più a scegliere lo stinco di maiale se non ci sono - 4 gradi e se non sei sicuro di restare sveglio, magari partecipando alla maratona, almeno nelle successive sei ore.

Comunque, visto che ora sono qui a scriverne, e stasera "risotto thai", posso affermare con assoluta certezza che ne è valsa la pena.