lunedì 28 giugno 2010

Vele d'Epoca Napoli 2010. Resoconto dal MAIT II

Come riassumere in poche righe questi magnifici quattro giorni di Mare, Vento, Sole e Amicizia?
E' quasi impossibile, così ho pensato di stigmatizzare il tutto e andrò avanti per sezioni, o capitoli, o ancora per... boe di percorso.

Cominciamo con la Barca:



Il Mait II è, a detta dello stesso Olin Stephens che con Sparkman lo ha disegnato, uno dei suoi migliori progetti, un blasonato racer oceanico, uno Yawl Bermudiano per la precisione, costruito nel 1956 dai Cantieri Baglietto di Varazze e varato nel 1957. Non aggiungo altro qui, dedicherò un post a parte.

Gli Uomini e le Donne:

Marco l'armatore, è il "ragazzo irresistibile" nel senso più teatrale (Neil Simon) del termine.
Miguel, il comandante è IL MARINAIO, esattamente come lo avrebbe pensato Hamingway, e magari come lo avrebbe disegnato Pratt. Non devo aggiungere altro credo.
Alex, il suo secondo, da soli due mesi alle prese con questa magnifica opera di carpenteria navale, proveniente da navigazioni oceaniche a motore, è il bambino che entusiasticamente scopre la vita di mare e le sensazioni che solo una barca d'epoca possono dare. E' attento, umile, con prontezza e attenzione a tutto ciò che può far suo, si è conquistato fiducia e simpatia.
Donatella, attenta a tutte le esigenze dell'equipaggio è la sorella maggiore di ognuno di noi.
Fabio, Bonario uomo di bordo assolutamente disponibile a qualunque richiesta e manovra, calmo e sorridente è elemento imprescindibile del Mait.
Jaques, spero si scriva così, Svizzero di lago, ebanista di professione, grinder per vocazione e muscolatura, assolutamente indispensabile e sorprendentemente simpatico, in mare come a terra.

I membri autoctoni:

Non mi dilungherò invece sull'equipaggio che noi Napoletani abbiamo portato a bordo, eravamo gli amici di sempre con qualche aggiunta che sicuramente arricchirà il nostro futuro. E tanto basta.
Concludo qui per ora, perchè oggi si lavora, ma nel corso dei giorni a seguire continuerò nel racconto, e per lasciarvi un minimo di interesse vi saluto con un'immagine...
Siate pazienti e ne leggerete delle belle... per ora chi sa già immagina.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Deve essere stato bellissimo, peccato non essere a bordo con voi. Chissà, magari l'anno prossimo avrete bisogno di un "mozzo tuttofare"...
GL

carlo olivari ha detto...

GL, carissimo, è un piacere trovare tanti commenti ai miei post, insomma ti sei applicato, direi che dovremmo vederci più spesso, a bordo di una barca a vela, o a piedi per le città più belle, sicuramente mai un un acquario dove tengono segregate creature maestose e libere, un abbraccio anche a I, con affetto

C