lunedì 27 aprile 2009

Lezioni di vela





Ho già scritto qui che la vela primaverile e non solo, sta diventando un gioco stupido e sporco.

Di ritorno dall'Isola Verde, eccomi di nuovo qui a scrivere di quanto è accaduto durante il week end.

Innanzitutto i miei complimenti all'equipaggio tutto che ha dimostrato concentrazione e impegno durante le regate. E' vero che regatiamo contro scogli derivanti, ma il rendimento della barca prescinde dagli avversari, insomma, di meglio non potevamo fare.

L'antefatto. La regata scorsa abbiamo forzato un incrocio con una barca che procedeva mura a dritta, resici conto della porcata fatta e avendo notato che non avevamo danneggiato la barca in questione, ci siamo scusati e abbiamo proseguito.
Ma non è finita qui, il nostro tattico, dopo, è salito a bordo dell'imbarcazione per scusarsi personalmente con l'armatore, il quale sorridendo ha accettato le scuse.

Vi direte, ok, è finita così?
Invece no, non contento delle scuse, il nano borbonico, evidentemente stizzito dal fatto che pur partendo 10 minuti prima di noi, inevitabilmente gli incrociamo sulla prua, si è preso la briga, durante la prima regata di questo week end, di fotografare la nostra imbarcazione mentre incrociava una barca con diritto di precedenza, mostrandoci poi la foto in questione accusandoci di essere scorretti.
Ora, premesso che siamo passati molto ma molto agevolmente almeno una lunghezza e mezza avanti, e premesso che l'effetto "schiacciamento" della foto non chiarisce la situazione, il caso non sussiste. E non vorrei che al prossimo incrocio anzichè chiamarci il tradizionale "ACQUA!" non ci dobbiamo aspettare un più simpatico "CHEESE!".

Quindi giusto un paio di cosette, tanto per chiarire.

1) Durante una regata a tutti capita di sbagliare o di subire un torto. Se le scuse non dovessero bastare ricordo a tutti che esiste uno strumento della giustizia velico-sportiva che si chiama Protesta, che può e deve essere fatta secondo le regole prescritte dal Regolamento di Regata.
A nulla servono le rimostranze a terra o i servizi fotografici.
Invito pertanto, tutti, a farsi i fatti propri, a meno che non vangano citati come testimoni in una regolare protesta.

2) E questo va a beneficio di quanti si stanno avvicinando al mondo della vela, e anche dopo 10 anni ancora non hanno capito un beneamato nulla. Chi procede mura a dritta ha la precedenza, sempre. E se vi passa e non vi vira sulle vele per non danneggiarvi lo fa perchè il fairplay è una regola tacita di regata. Quindi ringraziatelo e non fategli notare, in modo stupido e ignorante che gli avete dato acqua.

Come sempre dedico questo post a chi con me ha condiviso questi giorni di Vento, Mare e, finalmente, Sole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E qui, oltre al primo postulato Cian, aggiungerei anche che se chi vi passa, mure a dritta o sinistra che sia, fa molto rumore, lasciatelo passare, perchè è velocissimo!!!
Chicca

carlo olivari ha detto...

Quanto è vero, l'avevo dimenticato