martedì 11 novembre 2008

BASTA!


Premesso che più volte, da questo blog e dal vivo, ho asserito che due categorie per me sono intoccabili, bambini e animali, e visto che qui si parla di mare e che di bambini si parla spesso altrove, scrivo per una questione che mi comincia a far innervosire.

Prendo spunto dalla morte, per tristezza, di delfini in cattività.

Ieri sera sentivo un biologo marino, un delinquente farabutto, che asseriva che il delfino in cattività si diverte e gli fa bene l'allenamento.

Ora, a parte che io vorrei vedere lui a dover fare cose che non farebbe neanche sotto tortura, mi chiedo, ma come si fa a dire una cosa del genere?

Persino l'allenatore, ormai settantenne, dei mitici delfini Flipper (ne furono impiegati 5) si è pentito ed ora non può entrare in nessun seaquarium, perchè è un attivista che si batte per la chiusura di questi campi di concentramento per mammiferi marini.

Non basta quello che combinano i jap con balene e delfini, quello che fanno i norvegesi, e quello che accade nelle Faer Oer.


Ci dobbiamo aggiungere pure
gli zoo marini? E quella faccia da deficiente del ragazzino che non da le caramelle al delfino perchè è curioso?
No, non ci sto.

L'unica possibilità per combattere tale scempio è il non frequentare, nè pubblicizzare, nè enfatizzare questi spettacoli e questi luoghi.

Chi, come me, ha la fortuna di andar per mare, ben sa che emozione si prova a vedere cetacei in libertà, i delfini durante una regata sono uno spettacolo che riempie l'anima. Per inciso, domenica, in regata, abbiamo avvistato a pochi metri una Caretta Caretta.

Quindi, basta con questi scempi, basta con i biologi marini deficienti e pagati da chissà chi, basta con gli spettacoli negli acquari marini, basta con i bambini dementi che partono lasciando solo il delfino curioso.

Aggiungo che da un punto di vista evoluzionistico, il delfino è un animale che dalla terraferma si è trasferito in mare.

Un animale che ha compiuto una tale evoluzione, secondo voi, veramente si diverte a stare in una piscina per far divertire gli esseri umani?

Direi di no.

E guardate, che il preoccuparsi di queste cose è importante, perdere di vista il rispetto per l'ambiente e gli animali contribuisce all'imbarbarimento culturale verso cui stiamo andando.

Ad un noto ecologista chiesero una volta a cosa servissero gli animali e perchè preoccuparsi della loro estinzione, la risposta fu "...a che cosa servono Bach e Mozart?..."


10 commenti:

Unknown ha detto...

Ora ho capito come siete arrivati primi! Vi siete fatti trainare, fetenti!!!

carlo olivari ha detto...

era una tartaruga, mica uno squalo,

Anonimo ha detto...

Caro Carlo,, questo che hai detto mi è proprio piaciuto, anche perchè vivendo il mare a 360° vedo sempre più la speculazione che si fa bei principi tanto per pagare qualcuno. Esempi: parco marino di Punta Campanella, Regnodi Nettuno (che di qualcuno è sicuramente!), Isola di Ventotene. Andrebbero anche bene se poi venissero rispettate e fatte rispettare i limiti alla navigazione e pesca previsti dalla legge. Ho foto di pescherecci (se vuoi te le invio) a 30 metri dalla roccia di Capri, vediamo quotidianamente le strascicanti nel golfo di Pozzuoli e Napoli a meno di 3nm. Perchè non si fa nulla per eliminare queste fonti di distruzione marina? tolgono voti ed aumentano i problemi. e fra qualche anno mangeremo solo pillole che sanno di pesce.. congelato! Però avremo i seaquarium!!!Ciao, il tuo amico e pescatore G.

guidodemaio ha detto...

Grande Carlè ... finalmente anche tu fra coloro che non montano cavalli (ospitati in comode scuderie!), che non mangiano uova (covate in pollai a 5 stelle), che non si cibano di carne bovina, ovina, suina (di animali pascolati in "libertà", trucidati, squartati e macellati con amore e comprensione!), che non assisteranno mai a corride o a corse alla San Firmin (di tori trattati con le più amorevoli cure) ... Forse solo quale buona fetta di filetto alla giapponese (kobe?) perchè in quel caso l'animale, prima di essere trucidato, viene massaggiato con tenerezza ...
senza rancore ... è solo un'opinione diversa ...

guidodemaio ha detto...

certo questa foto non fa lo stesso effetto, ma è un solo maialino ...
http://www.vita-universale.org/deutsch/tiere/images/schlachtung/schweineschlachtung-f1.jpg

guidodemaio ha detto...

questo solo per dire che io posso anche essere della tua stessa opinione ... però si diventa vegetariani!!

carlo olivari ha detto...

Guido, ci sono cose che francamente mi sembrano inutili, e soprattutto inadeguate rispetto ad una cosa come l'estinzione. Perdere il patrimonio genetico di un essere vivente è una questione bioetica.
Personalmente, limito il consumo di carni, non monto a cavallo, men che mai andrei ad una corrida, tanto meno alla Feria di San Firmin, non mangio sushi, odio il cibo cinese e giapponese e qualsiasi cosa sia viva nel piatto, non andrei a vedere neanche un rodeo dei tuoi ex amici americani, e riguardo ai jap ed al loro vitello Kobe, è una loro tipica bestialità che dimostra l'assoluta mancanza di rispetto nei confronti dell'ambiente e degli esseri viventi che non abbiano gli occhi a mandorla.
Circa il maiale, cresciuto in cattività è cosa ben diversa da un delfino che invece non si alleva e il discorso circa i cetacei è un po' più complesso di una bistecca.
Rispetto a certe cose non si possono addurre alibi. E' come dire che non si smette di fumare perchè tanto c'è lo smog e le polveri sottili.
Non è così, quando si passano i limiti si perde il senso delle cose e la loro misura.
Senza rancore, naturalmente

Anonimo ha detto...

mi sono piaciuti entrambi i vostri interventi e permettetemi un distinguo: una cosa è il nutrimento della specie umana nelle varie forme e gusti, un'altra è l'abuso. altro distinguo è il tema: il mare. Se vogliamo proteggerlo serve uno sviluppo sostenibile sancito anche dal diritto internazione, dalla UE e fatto proprio dall'italia. I delfini ne fanno parte e sono tra le prime vittime. I maiali (degni di tutto rispetto) sono terrestri per cui Carlo e Guido, serve un altro forum di discussione.
Ciao G. (quello del dentice)

guidodemaio ha detto...

riconosco di aver omesso di considerare la differenza con gli animali "da allevamento": effettivamente è ben altra cosa della caccia ad animali a rischio estinzione ... però confermo la sostanza. Certo è un problema troppo complesso: tabù, precetti religiosi, ecc. ... la balena o il delfino commestibili per i popoli orientali così come i cani, mentre per noi vanno considerate specie da proteggere, o noi che mangiamo mucche, sacre invece per altri popoli ... Il discorso è troppo complesso, ma lasciatemi diffidare da questo neo animalismo ormai troppo diffuso

carlo olivari ha detto...

guido, non è una questione di sacralità, è una questione di buon senso, se sono rimaste solo 500 balenottere azzurre e poche migliaia di balene grigie, che vengono allegramete mangiate da popoli che per tradizione non vogliono smetterla non è propriamente la stessa cosa rispetto agli allevamenti di animali da carne.
Puntualizzo che in questo blog, non si discute mai, dico mai di sentimenti diffusi, tendenze banali o genericamente di qualcosa.

Qui si argomenta facendo attenzione ad ogni singola parola scritta o da scrivere.

non si generalizza mai.

Con affetto
Carlo