martedì 15 luglio 2008

La cena impertinente

F. se l'aspetta, ed io con piacere ne scrivo.
Per festeggiare la fine di un campionato italiano al quale purtroppo non ho potuto partecipare, F. ci ha invitati tutti a cena sul suo terrazzo.
Come sempre l'accoglienza di casa de G. è amichevole e gioviale. Oltre che da un branco di gatti, siamo accolti informalmente e calorosamente dai padroni di casa.
E' sempre un piacere ritrovare la famiglia de G.
F., preoccupatissima (a torto) del mio giudizio, indaffaratissima ai fornelli. La nostra amica non sa che se una cena è preparata con ingredienti come "amicizia, partecipazione, affetto e discrezione" non c'è giudizio che tenga e vanno bene anche due fili al filetto di pomodoro.
Nonostante ciò, dopo aver accolto anche l'amico A. che si è presentato con una anonima e scialba autovettura (?!?) e l'amico D. assolutamente disteso e serafico , anche se la sua barca ha un buco nella murata
(noblesse...), ci sediamo a tavola.

Farfalle ai peperoni che personalmente ho gradito molto anche perchè mangiate calde, seguite da un raffinato ed equilibrato risotto freddo alla menta con salsa al pomodoro fresco bollente. Acidità, dolcezza, frescezza e calore ben dosati, un piatto sul quale consiglio F. di puntare spesso.

Saliamo di livello ed affrontiamo un non proprio estivo maiale all'arancia, con una squisita salsina e scorzette d'agrumi, molto raffinato e leggero anche ad inizio estate. Sta di fatto che, "estivo o non estivo", me ne sono fatto fuori una decina di fette.

Ma l'apice lo si è raggiunto coi dolci. Mi soffermo sui sapori perfetti della pannacotta e dello "Sguaragnaus". Purtroppo la Pannacotta ai frutti di bosco era riconoscibile, ma lo Sguaragnaus aveva un aspetto non propriamente ortodosso. F. e tutti gli amici presenti sanno a cosa mi riferisco.

Che dire, è andato tutto benissimo, abbiamo spazzolato tutto e bevuto equamente.
Piccola nota di biasimo, ma non a F. (e così mi faccio l'ennesimo nemico): a chi viene in mente di portare spumante dolce ad una cena estiva tra amici?
Dico io, esiste il Moscato passito di Pantelleria da servire freddo, il Rum, ampiamente bevuto nei caldi luoghi d'origine, lo Champagne, e invece no... lo spumante dolce, che orrore.

A F. va un ringraziamento ed un incoraggiamento, in attesa della Torta Caprese, a bordo del Pangui.

Questo il mio modesto contributo alla cena tra amici o meglio a-mici.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

"moscato passito di pantelleria"?????!!!!!!

l'avvocàincredulo

carlo olivari ha detto...

Scusa che intendi dire?
nel caso un link è utile
http://www.salvatoremurana.com/index2.html

Anonimo ha detto...

semplicemente che mi sarei aspettato da un intenditore come te apprezzamento per il puro "passito"

Anonimo ha detto...

ma quand'è che ti fai un profilo su facebook?

Anonimo ha detto...

... dimenticavo ... il "moscato" (quello serio) io lo voglio piemontese!

carlo olivari ha detto...

mai il profilo su faceook.

Poi forse ne sai più di me ma il passito di pantelleria non è una locuzione esatta. o perlomeno non completa.

l'uva d'origine è sempre il moscato d'Alessandria, conosciuto anche come Zibibbo.

Naturalmente Alessandria d'Egitto. mentre il termine zibibbo deriverebbe o da El Zibibb località egiziana o dalla parola araba zibibb che significa uva secca.

non credo, ma attendo correzioni, che esista un vino passito e basta, passito è un attributo non un vitigno che invece è sempre il Moscato d'Alessandria.

Per il moscato "piemontese" alludi al Moscato d'Asti che con quello d'Alessandria non ha nulla che vedere.

un abbraccio

Anonimo ha detto...

ciao wiki, non fare sempre lo "spocchioso" ... può anche capitare che qualcuno qualche volta ne sappia più di te!!!

l'avvocàespertissimodipassito

carlo olivari ha detto...

e no caro avvocato, io ti stimo e non sarei mai spocchioso con te. Ma tengo a precisare che le mie fonti non sono Wiki, che trovo molto superficiali, almeno nella versione italiana. La mia precisazione è dettata dal confronto con tecnici accreditati. Naturalmente pronto ad aprire un dibattito con te, magari davanti ad una selezione di "moscati passiti" da stappare insieme.
Un abbraccio
e prosit.
Carlo