lunedì 4 giugno 2007

Almeno una volta bisogna andarci


E come sempre ci è andato giù pesante!


Vi prego di non polemizzare, questo non è un blog politicizzato, come non lo è il suo autore.


E vorrei cogliere l'occasione per rimarcare il fatto che il tutto è avvenuto all'Arena Flegrea, all'interno della Mostra d'Oltremare di Napoli.
Non credevo ai miei occhi.
Parcheggio interno, camminamento punteggiato da lucerne,
siepi di ortensie curatissime.
Arrivati sul piazzale antistante l'Arena, personale in giacca e cravatta ci ha gentilmente indirizzati verso il varco a noi destinato.
Insomma, a malincuore, non sembrava Napoli.
Tutto perfetto, nulla da dire.
La stessa ristrutturazione architettonica mi è parsa molto soddisfacente.
Tutto questo per dire che alla fine basta poco per essere un popolo con senso civico.


Basta volerlo.






7 commenti:

Anonimo ha detto...

Azz! Pure le ortensie! Questo sì che è senso civico! Le ortensie sono così grandi, simmetriche, ordinate, inodori... Veramente degne di una grande città Europea!

Scusa OLI, ma di eventi organizzati bene a Napoli ne ho visti tanti eppoi la riuscita di queste cose dipende dalla produzione non dal senso civico della città che le ospita.

carlo olivari ha detto...

A parte il mare, che in questa stagione è popolato da gente che la cultura del mare non sa dove sia di casa, Napoli oramai è diventata brutta, spazzatura, palazzi fatiscenti, insicura ecc ecc.

Colpisce vedere qualcosa di bello, e di ben organizzato, che invita ad essere civili.

Lo so è difficile farsi capire, soprattutto da chi Napoli non la vice tutti i giorni, tra mille difficoltà, come noi che siamo rimsti qui. E troppo facile è dire "ma perchè non te ne vai", non tutti hanno la possibilità di cambiare città, e naturalmente siamo costretti a rimanere in un posto dove i più semplici diritti sono negati, e dove chi continua a vicere rispettando la legge e gli altri viene quasi sempre sopraffatto.
Venire a Napoli periodicamente non fa vedere in che stato è la città, viverla come turisti è un conto, essere immersi nel tessuto sociale e lavorativo un altro.

guidodemaio ha detto...

Ha fatto esattamente lo stesso effetto anche a me: la prima volta che sono stato all'Arena Flegrea (non ricordo se per Keith Jarret o altro) sono rimasto sbalordito (distribuivano anche i cuscini per sederti!)

carlo olivari ha detto...

Infatti, caro Guido, anche se qualcuno polemizza circa le ortensie.
Da napoletano a napoletano, è vero che vivendo in una continua emergenza, a noi le ortensie fanno effetto? Mica passeggiamo per le accuratamente curate strade di Roma!

Anonimo ha detto...

Sentite, io me ne sono andata nel 2000 e Napoli già non era Lugano. Possibile che sia peggiorata tanto?

Eppoi l'organizzazione dei concerti che si svolgono a Napoli è fatta quasi sempre da società che non sono napoletane, per cui le ortensie di cui siete così soddisfatti sono di importazione.

Per concludere, io non ho mai invitato nessuno né velatamente né esplicitamente ad andarsene da Napoli.

E comunque io me ne sono andata per trovare lavoro e sottolineo non "un lavoro migliore, una grande luminosa carriera", no, solo "un lavoro e basta", in alternativa alla disoccupazione TOTALE. Non vedo perché devo essere trattata come una rinnegata che non è rimasta in trincea a combattere. Se voi vivete a Napoli, probabilmente è perché avete avuto delle occasioni che io non ho avuto.

carlo olivari ha detto...

Fiamma non ti inalberare, le ortensie sono di chi gestisce la Mostra d'Oltremare non dell'organizzazione degli eventi. semplicemente lì qualcuno si dedica. Io non ti vedo come una rinnegata, ma solo come una che essendo lontana, anche solo 200Km non si rende conto come e quanto la città sia peggiorata in soli sette anni. Al di la delle porcate trasmesse per televisione tipo la 7 purtroppo la città è invivibile e non esiste più una demarcazione tra il legale e l'illegale, e per favore non diche che la città siamo noi, perchè sostengo che lo stato sia lo stato e i comuni siano i comuni, ed è troppo facile deresponsabilizzare le autorità invitando i cittadini a lavorare al loro posto.

Anonimo ha detto...

Non mi sogno proprio di dire che la città siamo noi.

Per quanto riguarda le ortensie, i giardinieri napoletani sono bravissimi. Questa è una cosa che non è cambiata.