martedì 8 febbraio 2011

Nella vita ci vuole fortuna.

E' da un po' che questa cosa ce l'ho sullo stomaco.

Spesso, in televisione, si vedono esperti dei campi più disparati che si fanno pubblicità e sentenziano sull'operato altrui, siano essi designer, cuochi, gastronomi, giardinieri, ecc ecc.

Ora io credo che molti di questi "esperti" potrebbero continuare a stare a casa loro senza che il mondo risenta della mancanza delle loro opinioni, ma purtroppo hanno avuto la fortuna di nascere in qualche città dove qualcosa si muove, e così vengono chiamati da qualche canale tematico a fare i giudici o gli esperti.

Insomma li pagano per dire quattro sciocchezze, per farsi pubblicità, ma fondamentalmente, senza capire una mazza di quello che dicono.

E' vero che chi ara macina grano, ma mi sembra che qui non ci siano ne sementi ne farina.

Una su tutte, la grassa tenutaria di un blog gastronomico, che oltre ad avere un fastidioso e per nulla vezzoso difetto di pronuncia, dimostra, nel programma al quale è invitata come giudice, di essere quantopiù distante possibile dalla cucina e dal gusto.

E' un coacervo di ignoranza, stupidità banalità, autocelebrazione e presunzione che veramente non se ne può.

Quel suo vezzo di toccarsi il naso con l'indice subito dopo aver assaggiato un piatto è una cosa insopportabile, per non parlare dell'intercalare "un attimino". Veramente mi chiedo chi l'abbia messa lì, accanto a persone di un certo spessore.

Senza contare che a 27 anni mi aspettavo un po' di verve in più, anzichè un atteggiamento da vecchia zitella incallita.

Credete veramente che avere un blog dove si scrivono quattro fesserie autorizzi chiunque a diventare borioso osservatore dell'altrui operato? (esattamente come sto facendo io ma almeno non mi paga nessuno)

Tanto dovevo, un saluto a tutti voi.

P.S. parafrasando la grande Tina Pica "Sorella, vatti a coricare..."

P.P.S. nel post il nome

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