venerdì 5 febbraio 2010

Alla fine, se uno è eclettico...


... capita anche questo.



Accade che siccome il sottoscritto, in un'altra vita suonava anche le percussioni, nel senso che le studiava con maestri accreditati, il caso ha voluto che nell'ultimo Arteritivo di Francesca Maione, a fine serata sia stato chiamato insieme con Andrea, sul palco per una piccola session (accade una volta ogni due tre anni che mi ritrovi a suonare casualmente).


Ora ci si può chiedere, e giustamente:
"ma quante cose fai? E soprattutto come le fai?
Bene, male, così così?"

La risposta sta nel fatto che a me non piace improvvisarmi, e così, a rischio di non sentirmi mai pronto, se mi interessa qualcosa la studio, è stato così per il disegno, l'arte, il design, la gastronomia e ora, aggiungo, la musica.
Visto che qui si parla di creatività, ed il mio blog ha come slogan light your mind, non occorrono troppe parole per spiegare che se uno decide di pensare creativamente deve anche vivere creativamente.

Poi è normale che alcune cose bisogna tralasciarle, ma questo post lo dedico a chi mi ha dato la possibilità di effettuare un tuffo nel passato.

Quando i vicini si lamentavano dell'assordante "rumore" (leggasi suono) delle congas e dei timbales.

Era più di vent'anni fa...




1 commento:

Anonimo ha detto...

fichissima questa foto. che fico Olivari!