lunedì 18 maggio 2009

Acquerelli di... Vini

Scusate il gioco di parole, ma naturalmente non c'era nulla di divino nelle mie opere.
il termine lo lasciamo ai geni, ma quelli veri.

Era, chiaramente, solo un banalissimo richiamo all'evento e alla tecnica.

Eccovi due righe circa lo spirito della serata:

"Questi lavori di Carlo Olivari, eseguiti a china nera e colorati esclusivamente con i vini dell’ Azienda Xxxxx Xxxxx, vogliono essere un omaggio all’Eleganza e allo Stile. Il vino come colore, steso con la tecnica dell’ acquerello, assume, asciugando, tutte le tonalità del grigio e del viola. Questo conferisce alle opere un aspetto sobrio e quasi irreale. I dieci soggetti, numerati dal numero uno al numero dieci, rappresentano persone, oggetti e luoghi che nel tempo hanno affermato il loro proprio stile. E’ così, che partendo dalle cantine, il Vino, attraverso la mano dell‘artista, dà vita a divi di indiscussa eleganza, si trasforma nelle sinuose forme di uno Stradivari o corre via a bordo di una Bugatti d’Epoca. E‘ sempre il Vino che diventa vento per sospingere un’ intramontabile Star Class o si fa ombra di un Panama intrecciato a mano. Ma è anche energia e movimento per il giocatore di Polo, è tinta per le scarpe cucite a mano, è potenza per la motocicletta. Il Vino, come tessuto da tagliare con gli strumenti nelle abili mani di un sarto, e che farà da piacevole accompagnamento alla vita di ognuno di noi."

Ed eccovi alcune delle cose in mostra.








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