lunedì 15 settembre 2008

Caprese? No Torta di mandorle


Cominciamo a riscrivere, non senza una vena di polemica. In realtà si tratta solo di una precisazione. E' lo spunto per complimentarmi con l'amica F. per averci fatto assaggiare una "torta di mandorle" di altissimo livello, che, se appena fatta dimostra di essere molto buona, il giorno dopo è praticamente perfetta.

Ora, non a caso l'ho chiamata torta di mandorle, infatti, la precisazione nasce dal colloquio intercorso tra me ed una cuoca caprese doc. Ella, non senza un certo garbato risentimento, mi chiarì che se a Capri chiedete una caprese vi serviranno pomodori e mozzarella, e, se vi aspettavate quella delizia a base di mandorle e cacao, avreste dovuto chiedere una torta di mandorle. Attenzione però, perchè è solo a Capri che tale torta si chiama così e contiene il cacao. Altrove, la Torta di mandorle, è spesso una stucchevole e umida torta a base di pasta di mandorle, che nulla ha a che vedere con quell'essenziale capolavoro della cucina caprese.

Poi, col tempo si è finito col chiamarla Torta Caprese, per non incorrere in errori e, probabilmente per facilità.

Non sono un linguista, nè un semantico, ma ricordo sempre con affetto quella cuoca che mi spiegò la differenza, ringraziandola per avermi fatto provare la sua Torta di Mandorle, strepitosa.

All'amica F. invece, va il ringraziamento per l'ottima cena ed i miei complimenti per la sua perfetta "Torta Caprese", che deve essere preparata un giorno prima, e che grazie a quel suo riposare dolcemente in dispensa, a quel suo rilassarsi nell'oscurità del cacao, vi regalerà l'appagante sensazione della perfetta semplicità.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io ho una ricetta datami da una caprese che non prevede farina e richiede mandorle rigorosamente non pelate,(io compro in un confettificio amico le famose avola,e lì mi hanno spiegato che la fragranza e l'aroma delle mandorle sono racchiusi nella buccia che in quelle pelate viene asportata tuffandole in acqua bollente,per cui il profumo viene a mancare,secondo me, sia per la mancanza della pelle sia per il procedimento in se stesso).Anch'io la preparo il giorno prima e devo dire che non prevedendo la mia ricetta alcun aroma oltre agli ingredienti mi lascia sempre stupita il profumo inebriante di cui si impregna la piccola stanzetta che io ho riservato all'assestamento ,per così dire, delle mie preparazioni. Forse dopo due giorni è ancora meglio. P.S. Anche il cacao e la qualità delle uova sono fondamentali, solo sullo zucchero e forse sul burro sono più sciolta,e lo dico qui perchè ho visto che è uno dei pochi posti dove non si parla a vanvera di cucina e di gastronomia in genere.Saluti

carlo olivari ha detto...

benissimo, ma chi sei?

Anonimo ha detto...

Tu scrivi delle cose, io spesso passo di qui e ti leggo; spesso trovo condivisibile ciò che scrivi e te lo dico.Io credo che possa bastare...

carlo olivari ha detto...

volete così...

Anonimo ha detto...

Ultimamente ogni volta che entro nel tuo blog mi viene fame...chissà perché. Potevi scegliere una foto peggiore.

Anonimo ha detto...

sono anni che sostengo la battaglia sull'esatta denominazione....e spesso è una battaglia.. come se non bastassero i miei trascorsi "capresi"
Mortimer

Anonimo ha detto...

Approfitto del tema Capri per un amarcord, volevo ricordare il ristorante "Glauco" di Capri, dove il mio amatissimo nonno spesso mi portava a mangiare ed io, per circa cinque anni, ho sempre inevitabilmente ordinato lo stesso menù: crepes al formaggio (servite in un tegamino di acciaio a temperatura di fusione), cotoletta e patatine fritte e ovviamente torta di mandorle per dolce. Quanti ricordi....lì si affacciò il nostro primo cane, un trovatello, che chiamammo Duke per la sua nobiltà del portamento; lì mio padre si incazzava perchè ordinava gli spaghetti col tonno che gli venivano serviti con il sugo di pomodoro, mentre lui li voleva "bianchi", e puntualmente la volta dopo li riordinava e s'incazzava.......bei tempi.....
Mortimer