lunedì 28 aprile 2008

Ischia. Le regate

Dunque, eccovi il primo resoconto di quello che è successo in mare.
Prima regata, Napoli - Ischia. Appuntamento a bordo alle 8,30. Ci siamo trascinati in barca col corpo ben sveglio, ma con il cervello ancora mollemente adagiato sul cuscino, usciamo in mare. Bene, non molto da dire circa questa prima regata, 10 - 12 nodi di vento, la barca è un fulmine, l'equipaggio, sebbene alcuni di noi ci fossimo visti per la prima volta, era affiatato fin da subito. Rispettiamo le regole della navigazione, osserviamo le istruzioni di regata e vinciamo.

Seconda regata, giro dell'Isola d'Ischia. Questa è stata la regata più entusiasmante. Devo fare una piccola premessa. Questi tre giorni sono stati imperniati intorno ad un'unica parola che ha condizionato l'andamento delle regate, dei nostri movimenti e un po' delle nostre vite. La parola in questione è CANCELLO.
Vi chiederete in che senso. Vi spiego. Il cancello è un particolare ostacolo costituito da due boe distanziate tra loro di una ventina di metri, in cui le imbarcazioni in regata devono entrare secondo un senso prestabilito, ed uscirne girando o la boa di dritta o di sinistra, discrezionalmente e secondo il bordo scelto. Ora, chi va per mare il cancello lo conosce lo gira nel senso giusto e prosegue la sua regata verso l'arrivo. Chi invece si trova per mare casualmente, magari era solo uscito a comprare il giornale e si era trovato proiettato per magia nel bel mezzo di un campo di regata, il cancello lo gira un po' come gli pare, al contrario, sotto sopra, a remi, a motore, a nuoto dopo aver ormeggiato la barca, insomma un pelino da sprovveduto. Ma c'è anche chi, non ostante sia un velista quotato, non lo gira proprio, e viene squalificato. Chiarendo che il velista in questione era più d'uno e che erano nostri diretti avversari, la cosa ci ha fatto molto piacere. Naturalmente la storia del cancello ha scatenato dispute e proteste senza fine, alimentate in primis, dalla nostra team manager F. PITBULL de G., che il cancello se l'è sognato pure la notte. Torniamo alla regata, partita in ritardo proprio a causa della nostra PITBULL saldamente attaccata alla caviglia del presidente del comitato di regata. L'isola si presentava in tutto il suo splendore, il vento ci ha assistito per tutta la regata, ma la cosa che più ci ha entusiasmato è stata l'ultima bolina, che con vento molto instabile, tra mancanze e rinforzi, tra tondi e scarsi (?) ci ha permesso, grazie alla nostra concentrazione ed all'assistenza di uno psichiatra, di passare avanti al nostro diretto e quotatissimo avversario. ma che peccato, era stato avanti per tre quarti del percorso... ma come ci dispiace...ma come? così bravo?, Vabè, tagliamo l'arrivo. Primi. Again.

Terza regata, bastone nelle acque antistanti l'isola. Che dire, regata perfetta, partenza buona, bordi giusti, manovre semplici e precise. Primi per tutto il percorso, con il nostro timoniere reduce da una nottata in bianco per via di un malore, vinciamo overall, in reale e in compensato. I nostri avversari, dietro e inermi. E dire che ci avevano provato.

Ora mi direte, ma un po' di ironica polemica no? Abbiate un po' di pazienza, vi devo ancora parlare dell'organizzazione, della cena al ristorante (che merita un post a parte), della premiazione e del relativo buffet (quello che ho descritto qualche post fa è una passeggiata).

Ma una cosa la dico subito. Il mare ha un potere meraviglioso, accomuna o separa, ma è democratico e ci fa essere veri.

Così sono tornato a casa con qualche amico in più e qualche conoscente in meno.

4 commenti:

annibale ha detto...

Si, ma se prendi un treno regionale e questo si ferma a Cancello Arnone, mica uno è tenuto a scendere per forza e girare Cancello, ora considera che quello bravo è risaputo che "va come un treno" trovo normale che non è tenuto alla regata R di girare Cancello soprattutto se è stato esposto il comunicato (ma quanto tempo prima è stato esposto questo comunicato?) sempre tenendo presente che a quelli invece che l'orologio usano il calendario.
Un abbraccio Annibale

carlo olivari ha detto...

Grande Annibale, ci contavo C.
anche se non eri tenuto T a lasciare un commento C. e pensa che stamane ho dovuto "fare" tutti i cancelli in moto, e ora ho i pistoni intrecciati, e mi sono perso perfino nel garage

Unknown ha detto...

Ma se ho una moto che è un cancello ci posso salire sopra come al solito o ci devo passare in mezzo?

carlo olivari ha detto...

non sei tenuto